Le erbe di San Giovanni | Tradizione e magia

“La notte di San Giovanni destina il mosto, i matrimoni, il grano e il granturco” (detto popolare)

La notte di San Giovanni è da sempre considerata la notte più magica dell’anno!  E’ la notte dei riti propiziatori, che ancora nelle zone rurali di tutta italia trovano spazio, richiamando gesti antichi che uniscono religione e superstizione.

San Giovanni cade nel periodo del solstizio d’estate (che un tempo cadeva nei giorni fra il 19 e il 25 giugno), periodo nel quale, secondo numerose antiche popolazioni, si assottigliava il confine fra il mondo naturale e quello soprannaturale, permettendo così l’accadere di eventi prodigiosi (i celti ritenevano che in queste notti fosse addirittura possibile incontrare le fate). Essendo propizia anche per i sortilegi, è detta “la notte delle streghe”, che pare proprio in questa notte si radunassero intorno al famoso “noce di benevento” (da qui la tradizione di iniziare l’infusione del nocino proprio in questa notte)

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“Unguento unguento, portaci al noce di Benevento, sopra l’acqua e sopra al vento, e sopra ad ogni maltempo”

Numerosi sono i riti legati a questa festa, uno su tutti la raccolta delle erbe, che si ritiene che in questa notte acquisiscano un potere particolare ed abbiano la capacità di scacciare ogni negatività e malattia. Queste erbe vengono poi utilizzate per fare “L’acqua di San Giovanni”. Ogni erba ha uno scopo preciso, di seguito eccone alcune:

  • l’artemisia, contro il malocchio;
  • l’iperico (detta l’erba di San Giovanni), la famosa scacciadiavoli;
  • la menta per allungare la vita;
  • la verbena, che ha potere guaritore e proprizia il matrimoni;
  • la mandragora, molto cara alle streghe per preparare narcotici e filtri d’amore;
  • salvia, per la protezione;
  • il rosmarino, che allontana la negatività;
  • l’aglio, potente contro i sortilegi, propizia l’arrivo di denaro (“chi non prende aglio a San Giovanni, è povero tutto l’anno)
  • la lavanda, protegge la famiglia e propizia l’amore (tenerne almeno una pianta in giardino è buona cosa)
  • la felce, che aumenta le capacità psichiche e dona potere divinatorio.

Le erbe di San Giovanni vanno raccolte al mattino presto, nella notte fra il 23 e il 24 giugno (o comunque nei giorni fra il 21 e il 24), quando sono ancora bagnate dalla rugiada. Vanno messe in una bacinella piena d’acqua, e lasciate per tutta la notte esposte ai benefici raggi della luna.

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Utilizzate poi quest’acqua per sciacquarvi, sia il viso che il corpo: secondo l’antica credenza questo vi aiuterà ad aumentare la vostra bellezza, e vi proteggerà da ogni malattia!

Non dimenticate la cosa più importante… dovete CREDERCI! 🙂

Parola di Stregappalla 😉

Lavandula Officinalis | Usi dell’olio essenziale e dell’oleolito di lavanda

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Come promesso, ecco un articolo sulle proprietà officinali della lavanda!

Anzitutto, bisogna distinguere fra olio essenziale ed oleolito.

L’olio essenziale si ottiene per distillazione, ed è quindi un’estrazione dell’essenza della pianta (da qui il termine “essenziale”). Una sola boccetta richiede l’utilizzo di tantissimi chili di fiori, ecco il perché dei costi non proprio bassi.

L’oleolito si ottiene invece per macerazione, tant’è che possiamo semplicemente realizzarlo a casa mettendo a macerare in un barattolo, al buio, per circa un mese:

  • 20 gr di fiori di lavanda
  • 100 gr di olio (preferibilmente di mandorle)

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Oltre che diversa natura, hanno anche diversi utilizzi: l’oleolito si utilizza come olio per il colpo, come decongestionante, tonico, purificante della pelle.

L’olio essenziale, che trovate in erboristeria, ha invece delle forti qualità come anti-infiammatorio e analgesico.

Ad esempio, in caso di mal di testa, potete mettere due gocce di olio di lavanda sulle tempie, massaggiando, vi darà di sicuro sollievo. Idem per il torcicollo, oltre a massaggiare potete applicare anche un po’ di calore dell’asciugacapelli (senza esagerare).

Io che soffro di tunnel carpale ed ho spesso infiammazioni ai polsi ad esempio (e non contenta, ci suono pure il tamburello), mi faccio molto spesso un impacco di argilla verde e olio di lavanda. A dire il vero lo stesso impacco lo uso anche per le storte o in generale le infiammazioni articolari. Per realizzarlo basta mescolare in un ciotolino:

  • 3 cucchiai di argilla verde (la trovate un erboristeria, anche a peso)
  • acqua tiepida quanto basta per renderla cremosa (ne basta pochissima)
  • 3 gocce di olio di lavanda

Spalmate la crema ottenuto con l’uso di una paletta sulla parte infiammata, rivestite tutto con della pellicola per alimenti, bloccandola con del cerotto, e lasciatela così tutta la notte. Al mattino risciacquate con acqua tiepida. Nel caso in cui vi avanzasse della crema, che si secca molto velocemente, potrete “riattivarla” nei giorni successivi aggiungendo acqua tiepida.

Vi assicuro che funziona ALLA GRANDE, parola di Stregappalla 🙂

 

Latte e cipolla|Abbinamento inusuale per curare il mal di gola!

 

 

cipolla

Per quanto il mio soprannome sia “Stregappalla”, vi assicuro che non si tratta di una pozione, né sto tentando di uccidervi!

Vi assicuro che se avete il mal di gola, o la tosse secca, questo “infuso” è davvero moooolto efficace! (sì, lo so che è già primavera, ma è proprio con gli sbalzi di temperatura che ci si ammala più facilmente)

Vi basterà procurarvi:

  • 1 cipolla
  • Latte
  • Miele

Dividete la cipolla in due e mettetela in un pentolino insieme al latte (fino a coprirla). Fate bollire per qualche minuto, poi con l’aiuto di un colino trasferite il latte nella tazza. Aggiungete miele a volontà!

Vi garantisco che il latte assorbirà solo il gusto più dolciastro della cipolla, non è assolutamente disgustoso come sembra, e funziona! Provare per credere, parola di Stregappalla! (ihihihih)